Nato per rilanciare il settore della mobilia e per incentivare l’acquisto di elettrodomestici di classe energetica alta, il bonus mobili è stato introdotto con il Decreto Legge 4 giugno 2013, n. 63 per poi essere prorogato con modifiche dalla Legge di Bilancio 2021. L’ultima proroga arriva con Legge di Bilancio 2022, modificata con la Legge di Bilancio 2023.
COSA RIENTRA NEL BONUS? Mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore alla classe A per i forni, alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, alla classe F per i frigoriferi e i congelatori, finalizzati all’arredo dell’immobile oggetto di ristrutturazione.
In particolare, per le spese sostenute per i mobili che rientrano in detrazione ci sono quelle per l’acquisto di: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione come lampadari, lampade da terra e da tavolo etc.
Non rientrano invece in detrazione: porte, pavimentazioni, tende, tendaggi, soprammobili e complementi di arredo.
COME SI RECUPERA QUANTO SPESO? La restituzione delle spese sostenute nel 2022, 2023 e 2024 è da ripartire in dieci quote annuali di pari importo, calcolata su un importo massimo di 10.000 euro per il 2022, l’anno 2023 euro 8.000 euro, mentre per il 2024 si conferma la soglia massima di 5.000 euro.
Infine, attenzione alla data di inizio lavori: come disposto dalla normativa, le detrazioni spettano a condizione che gli interventi di recupero del patrimonio edilizio siano iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.